La gestione integrata
In accordo al D.lgs 152/06, il termine gestione include tutte le attività di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti, mentre il termine gestione integrata indica il complesso delle attività volte ad ottimizzare tale gestione. Un sistema di gestione integrata costituisce la trasposizione pratica dei principi fissati dalla Normativa Italiana e dalle Direttive Europee.
Gli aspetti che devono essere considerati nella pianificazione corretta di un sistema di gestione integrata sono diversi e tutti concorrono alla scelta della soluzione più idonea per lo smaltimento dei rifiuti prodotti nella situazione in esame. Innanzitutto, devono essere valutate le caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti, devono essere stabiliti gli obiettivi di raccolta differenziata e i mezzi di trasporto utilizzati, devono essere individuati gli impianti di trattamento e smaltimento in grado di ricevere i rifiuti. Valutate queste variabili, si passa al vaglio degli strumenti operativi disponibili, con diverse opzioni possibili: raccolta differenziata, impianti per il pretrattamento del rifiuto prima dello smaltimento, impianti dedicati al recupero energetico (come inceneritori, gassificatori, ecc), impianti di recupero di materiali, discariche controllate. Raccolti tutti i dati, i tecnici, gli ingegneri e i ricercatori incaricati scelgono la soluzione migliore utilizzando una serie di strumenti, quali: flussi di massa e di energia, valutazione di impatto ambientale (VIA), valutazioni economiche, l’analisi del ciclo di vita (LCA) e l’analisi di rischio.
Secondo l’ultimo rapporto ISPRA (edizione 2016), in Italia la discarica interessa ancora il 26% dei rifiuti urbani prodotti. Il riciclaggio delle diverse frazioni provenienti dalla raccolta differenziata o dagli impianti di trattamento meccanico biologico (TMB) dei rifiuti urbani raggiunge, nel suo insieme il 44% della produzione: il 18% è costituito dal recupero di materia della frazione organica da RD (umido+verde) e oltre il 26% dal recupero delle altre frazioni merceologiche. Il 19% dei rifiuti urbani prodotti è incenerito, mentre il 2% viene inviato ad impianti produttivi, quali i cementifici, centrali termoelettriche, ecc., per essere utilizzato all’interno del ciclo produttivo e per produrre energia (coincenerimento); l’1% viene utilizzato, dopo adeguato trattamento, per la ricopertura delle discariche, il 3%, costituito da rifiuti derivanti dagli impianti TMB, viene inviato a ulteriori trattamenti, e l’1% è esportato. Infine, nella voce “altro” sono incluse ad esempio le quantità di rifiuti che rimangono in giacenza alla fine dell’anno presso gli impianti di trattamento.
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