La discarica
La discarica controllata prevede la disposizione in strati dei rifiuti sul terreno in modo opportuno e monitorato, al fine di minimizzare gli effetti negativi sull’ambiente e sulle persone. Si previene e si controlla quindi l’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee, l’emanazione di sostanze sgradevoli o tossiche, si cerca di ridurre l’impatto estetico. Nonostante il confinamento in discarica sia il sistema meno efficiente per gestire i rifiuti, in Italia questa risulta la soluzione ancora più adottata per quasi un rifiuto su due.
La discarica può essere suddivisa in tre comparti: una massa interna, che costituisce la parte di maggiori dimensioni dove avviene la degradazione dei rifiuti putrescibili in assenza di ossigeno (degradazione anaerobica con formazione di biogas), uno strato superficiale di interfaccia tra la massa solida e aria, il percolato, un liquido prodotto dalla lisciviazione delle acque piovane tra i rifiuti e dall’umidità degli stessi. Le discariche vengono realizzate con la deposizione successiva di strati di altezza adeguata (al massimo di 2,5 m) a partire da un fondo opportunamente impermeabilizzato con materiali naturali (argilla o una miscela di sabbia e bentonite) o artificiali (geomembrane in PE e PVC). Disposto lo strato di rifiuti, si passa alla compattazione con mezzi meccanici (bulldozer o compattatori) al fine di diminuire il volume occupato, per una densità di circa 800 kg di rifiuti/m3. Giornalmente i rifiuti vengono ricoperti di materiale inerte, come terreno e ghiaia, mentre quando la discarica è esaurita il tutto viene ricoperto con terreno vegetale e recuperato solitamente come area verde. Un importante elemento della discarica, sono i sistemi di drenaggio e raccolta del biogas e del percolato, al fine da evitare la contaminazione dell’area.
Tutto questo accade nelle discariche controllate, ma spesso la discarica è associata a qualcosa di estremamente negativo, proprio per i rischi all’ambiente e alla salute che possono verificarsi, oltre a uno sgradevole problema estetico. Ciò è vero per quanto riguarda le discariche non controllate e illegali, che sono molto pericolose. La discarica controllata in sè non è negativa, ma il suo utilizzo deve essere il più possibile limitato e solo in assenza di alternative valide. Come abbiamo visto in precedenza infatti, la discarica si pone come ultima soluzione nella gerarchia della gestione dei rifiuti. I motivi sono diversi: innanzitutto, il rifiuto inviato in discarica non è più utile e da esso non può essere più recuperato nulla a livello materiale o energetico; inoltre la discarica necessita di grandi spazi per essere realizzata e grandi sforzi di costi e di gestione. Lo spazio e le risorse disponibili sul pianeta non sono infinite e in quest’ottica l’uso della discarica presuppone grossi sprechi.
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