Nascita del Sistema Solare
L’origine del Sole e del Sistema Solare è legata alla condensazione di una nube primordiale di gas e polveri come se ne vedono tante nella nostra galassia. E’ probabile che l’evento che innescò il collasso sia stato esterno alla nube stessa, altrimenti in equilibrio tra le sue parti. Gli scienziati hanno avanzato l’ipotesi che possa essersi trattato dell’esplosione di una supernova vicina, cioè di una stella di grande massa che arrivata alla fine della sua vita esplode, espellendo tutta la sua atmosfera nello spazio. La silenziosa onda d’urto avrebbe dato quindi la spinta iniziale alla nube: così la morte di una stella può generare la nascita di un’altra stella.
Una volta innescato, il collasso si alimenta da solo: diminuendo la distanza fra la materia della nube, si genera un’attrazione gravitazionale maggiore che tende a sua volta a raggruppare la massa. La materia in caduta libera non cade in linea retta verso il centro, ma vi ruota intorno in spirali sempre più strette. La rotazione del Sole e dei pianeti intorno al loro asse, così come la rivoluzione dei pianeti e degli altri corpi intorno al Sole, è proprio il residuo di questo mulinello iniziale.
Via via che il collasso procedeva la maggior parte del materiale della nube si concentrò quindi nelle regioni centrali raggiungendo livelli di densità e temperatura tali da permettere la formazione di una stella, un oggetto in grado da solo di produrre ed emettere energia. Alla periferia della nube, invece, il materiale restante continuò a ruotare intorno al centro assottigliandosi in un disco e formò per urti e successive aggregazioni i pianeti a partire dai granelli di polvere presenti. Ancora oggi i corpi maggiori del Sistema Solare ruotano intorno alla nostra stella su uno stesso piano, chiamato eclittica. Gli scienziati sostengono che gli asteroidi, i corpi ghiacciati e le polveri che popolano il nostro sistema planetario costituiscano i residui più antichi della sua formazione, cioè il frutto di aggregazioni primordiali che non sono riuscite a evolvere in pianeti. Le loro orbite più inclinate rispetto all’eclittica testimoniano proprio il fatto che questi corpi sono rimasti esclusi dal meccanismo di formazione principale lungo il disco di rotazione.
Oggi il Sole brucia da 5 miliardi di anni e continuerà a farlo per altrettanto tempo. Una volta esaurito l’idrogeno, suo carburante principale, si gonfierà diventando una gigante rossa, inglobando tutto il Sistema Solare fino all’orbita di Marte (noi compresi!). Successivamente, espulsi gli strati superficiali in uno sbuffo di gas, il Sole entrerà nella fase finale del suo ciclo vitale trasformandosi in una nana bianca, una piccola stella poco luminosa destinata a raffreddarsi e spegnersi lentamente.
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