Animali della volta forestale
Il grande sviluppo verticale della vegetazione ha comportato per molte specie animali adattamenti sia arboricoli che aerei per raggiungere la gran parte delle risorse alimentari come foglie, fiori, semi e frutti che si trovano nelle alte chiome. In alcune aree tropicali (in Borneo, per esempio) le specie arboricole raggiungono il 45% rispetto al totale delle specie presenti; nelle foreste temperate questa percentuale risulta pari a solo 5 – 15%. Fanno parte degli adattamenti morfologici messi in atto da alcune specie le code prensili, muscolature sviluppatissime, unghie adatte a far presa su tronchi e rami (es. Pangolino arboricolo, Mamis spp. in Asia e in Africa).
Uccelli della volta
Gli uccelli (per esempio il pappagallo Ara macao) mostrano invece adattamenti al volo in un ambiente fitto e intricato: ali corte e arrotondate, code spesso lunghe per meglio direzionarsi. Sotto la volta e sui rami alti si trovano scimmie, bradipi dalle grandi e robuste unghie con le quali si appendono ai rami, piccoli uccelli che si nutrono di nettare (colibrì in America, nettarini in Africa), uccelli dai colori variopinti (tucani, pappagalli, uccelli del paradiso), serpenti arboricoli, grandi farfalle, pipistrelli (volpe volante).
Animali planatori
Alcuni adattamenti alla vita arboricola considerati “estremi” sono rappresentati dalle specie “volanti” che si trovano, ad esempio, nella foresta del Borneo: tali specie sfruttano una membrana tesa tra il corpo e gli arti superiori che crea una superficie larga abbastanza da sostenere l’animale in volo. Oltre alle varie specie di scoiattoli volanti (Petaurista spp. e altre) distribuite anche in altre regioni e al Lemure volante o Cinocefalo (Cynocephalus variegatus), esistono ancora una raganella volante (Racophorus nigropalmatus), un serpente volante (Chrysopelea pelias) e una lucertola volante (Draco volitans). Questi animali sono tutti dotati di membrane ed estroflessioni più o meno piccole che permettono loro di planare dall’altezza delle chiome della foresta. Le distanze coperte sono considerevoli: circa 50 metri per il serpente e oltre 500 metri per il Cinocefalo. In questo bioma i grandi mammiferi sono relativamente pochi. Contrariamente a quelli delle savane, non formano branchi, né cacciano in gruppo, ma vivono da soli o in coppia. Tra la vegetazione lussureggiante, il raggio visivo è molto limitato e perciò molte specie animali fanno affidamento, più che sulla vista, sull’olfatto o sull’udito (specialmente insetti, uccelli, rane, proscimmie e scimmie). Nella foresta tropicale la maggior parte delle attività degli animali si svolge all’alba, al crepuscolo e durante la notte quando iniziano ad uscire animali come i pipistrelli, le raganelle (Dendrobates spp.) e i lemuri che riempiono la foresta di rumori.
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