Acqua per allevare
Entro il 2025 oltre il 60% della popolazione mondiale vivrà in condizioni di carenza idrica. Il settore zootecnico contribuisce significativamente al consumo di acqua e al suo inquinamento in modo sia diretto che indiretto: l’8% del consumo idrico mondiale è riguarda il settore zootecnico, che utilizza acqua principalmente allo scopo di irrigare i campi coltivati per produrre mangimi.
Pensate che per ottenere 1 kg di manzo servono 15 mila litri d’acqua!
Per 1 kg di pollo, servono 3.500 litri d’acqua, mentre per la produzione di cereali di acqua ne serve di meno ossia 3400 litri per il riso, 2 mila per la soia, 1400 per il grano, 900 per il mais, 500 per le patate.
La produzione animale rappresenta, inoltre, una delle maggiori fonti di inquinamento delle acque che comporta: fenomeni di eutrofizzazione, che alterano l’equilibrio degli ecosistemi acquatici; inquinamento delle falde idriche da azoto e fosforo, da microinquinanti organici e antibiotici, con conseguenti rischi per la salute umana e animale.
L’eutrofizzazione è generata dai reflui zootecnici, l’inquinamento chimico delle falde acquifere è provocato dall’eccessivo uso di fertilizzanti e pesticidi nelle coltivazioni utilizzate per nutrire i capi di bestiame.
Le deiezioni liquide e semi-liquide del bestiame contengono livelli di fosforo e azoto al di sopra della norma, perchè gli animali possono assorbire solo una piccola parte della quantità di queste sostanze presenti nei loro mangimi, il resto lo rilasciano attraverso le feci.
Quando gli escrementi animali filtrano nei corsi d’acqua, azoto e fosforo in eccesso in essi contenuti alterano la qualità dell’acqua e danneggiano gli ecosistemi acquatici e le zone umide.
Pensate che ben il 70-80% dell’azoto fornito a bovini, suini e galline ovaiole mediante l’alimentazione, e il 60% di quello dato ai polli “da carne” viene eliminato attraverso le feci e le urine e finisce nei corsi d’acqua e nelle falde acquifere sotterranee.
Pensate che un maiale adulto produce 4 volte la quantità di feci di un essere umano e che in uno stabilimento industriale possono vivere circa 50 mila suini, con una produzione di deiezioni al giorno davvero elevata!
Quando agricoltura e allevamento sono in equilibrio tra loro (come avveniva prima dell’allevamento intensivo, e in parte ancora avviene), si crea un ciclo in cui la produzione agricola è limitata dalla quantità di letame necessaria per fertilizzare i campi e il letame dipende a sua volta da quanto mangime è disponibile per nutrire gli animali.
L’avvento dei fertilizzanti chimici ha permesso di svincolare agricoltura da allevamento e i ritmi della produzione industriale producono così tanti reflui che non bastano i campi agricoli presenti per accoglierlo: per questo le deiezioni in eccesso devono essere smaltite come rifiuti.
Non dimentichiamoci, infine, che la zootecnia impedisce all’acqua di assolvere al ruolo importantissimo di penetrare nel terreno e ricongiungersi alle acque sotterranee (da cui l’uomo stesso attinge), poiché tale attività compatta il suolo, riduce la capacità di infiltrazione, prosciuga le zone umide e deforesta per introdurre le coltivazioni.
Argomenti speciali
-
15 aprile 2014
Quanto siamo ricchi…di oro blu?
Impronta idrica, disponibilità e usi a livello planetario...
-
13 maggio 2018
Piccoli passi, grandi impronte
Quanto suolo consumiamo con il nostro stile di vita?...
7 ottobre 2021
Watergrabbing, l’accaparramento dell’acqua
«Chiare, fresche et dolci acque», cantava il Petrarca, da molti considerato un precursore della letteratura italiana. Prima di lui, San…
17 maggio 2021
Il ghiaccio perduto
Stiamo perdendo i ghiacciai continentali, ovvero quelli che si trovano sulle montagne o nelle terre più fredde. Lo dice uno…
-
10 dicembre 2019
Nel frigorifero del mondo
L’Antartide è un continente che emana un fascino del tutto particolare...
-
15 aprile 2014
Quanto siamo ricchi…di oro blu?
Impronta idrica, disponibilità e usi a livello planetario...
-
13 maggio 2018
Piccoli passi, grandi impronte
Quanto suolo consumiamo con il nostro stile di vita?...
-
7 ottobre 2021
Watergrabbing, l’accaparramento dell’acqua
«Chiare, fresche et dolci acque», cantava il Petrarca, da molti considerato un precursore della letteratura italiana. Prima di lui, San…
17 maggio 2021
Il ghiaccio perduto
Stiamo perdendo i ghiacciai continentali, ovvero quelli che si trovano sulle montagne o nelle terre più fredde. Lo dice uno…
-
15 aprile 2014
Quanto siamo ricchi…di oro blu?
Impronta idrica, disponibilità e usi a livello planetario...
Dalla Mediateca
Curiosità
-
L’acqua nell’organismo
In alcuni organismi l’acqua può arrivare a costituire il 90% del loro peso totale...
Niño e Niña
La <strong>corrente oceanica di Humbolt</strong> risale in direzione nord seguendo le coste...
-
Speleologi al freddo
Il fascino esercitato dalle grotte nel ghiaccio fa scrivere a un esploratore...
-
13 maggio 2011
L’acqua nell’organismo
In alcuni organismi l’acqua può arrivare a costituire il 90% del loro peso totale...
Niño e Niña
La <strong>corrente oceanica di Humbolt</strong> risale in direzione nord seguendo le coste...
-
L’acqua nell’organismo
In alcuni organismi l’acqua può arrivare a costituire il 90% del loro peso totale...
-
Niño e Niña
La <strong>corrente oceanica di Humbolt</strong> risale in direzione nord seguendo le coste...