Trasporto del gas
Il trasporto del metano su grandi distanze è iniziato nel 1958 con l’importazione di gas naturale canadese negli Stati Uniti. Il metano viene trasportato allo stato gassoso per mezzo di gasdotti, oppure con navi metaniere sulle quali viene caricato allo stato liquido (GNL o Gas Naturale Liquefatto).
I gasdotti permettono il trasporto d’ingenti quantità di gas, direttamente dal luogo di produzione a quello di consumo, senza bisogno di alcuna operazione di carico e immagazzinamento. La scelta del tracciato di un gasdotto si basa sull’analisi di diverse alternative che dipendono dall’impatto ambientale, dalla sicurezza del trasporto e dalla fattibilità tecnico-economica. E’ necessario verificare che il tracciato dei gasdotti non interferisca con gli equilibri esistenti e che il gasdotto stesso sia isolato da fenomeni di instabilità, quali, ad esempio, processi di erosione, smottamenti o frane. Individuato il tracciato più comodo e più sicuro, si scava una trincea, dove vengono calati i tubi d’acciaio del condotto precedentemente saldati tra loro. Nella fase di costruzione vengono utilizzate tecnologie avanzate di scavo e di posa delle tubazioni che interferiscono il meno possibile con l’ambiente circostante.
Per prevenire eventuali perdite, su ogni saldatura viene effettuata una radiografia, controllando che sia ben fatta. Contro la corrosione del metallo, la tubatura viene rivestita con bitumi, catrami e resine sintetiche e protetta con apposite apparecchiature elettriche. Infine il metanodotto viene interrato e il terreno viene riportato alle condizioni originarie. La presenza del condotto viene segnalata da una speciale segnaletica. Ogni 100-200 chilometri vengono installate stazioni di compressione che ristabiliscono la pressione sufficiente a far muovere il metano a una velocità di 20-30 chilometri l’ora. Le reti dei metanodotti comprendono anche stazioni di stoccaggio, nelle quali parte del metano viene tenuto a disposizione per eventuali situazioni di emergenza. Come depositi vengono usati preferibilmente i giacimenti esauriti situati presso le aree di maggior consumo. Le loro stesse caratteristiche geologiche garantiscono la massima sicurezza contro eventuali perdite.
Tutta l’Europa è attraversata da lunghi gasdotti di cui non si nota la presenza perché il loro tragitto è sotterraneo, e in questo modo il paesaggio non viene deturpato.
Quando non è possibile effettuare il trasporto tramite metanodotto (perché le distanze da superare sono eccessive o bisogna attraversare un tratto di mare troppo lungo) il metano viene liquefatto e trasportato con navi metaniere. Attualmente il 25% del metano viene trasportato con questo mezzo. Il metano, liquefatto a -161 gradi centigradi, ha un volume circa 600 volte minore del gas naturale originario. Una metaniera trasporta mediamente 130.000 metri cubi di metano liquefatto che corrispondono a 78 milioni di metri cubi allo stato gassoso. I costi di trasporto con le metaniere sono più elevati perché occorre effettuare diversi trasbordi. Il primo consiste nel trasporto dal giacimento alla costa con un metanodotto. Poi il gas viene liquefatto e caricato su una metaniera, dotata di serbatoi isolati termicamente e di sofisticati sistemi di sicurezza e protezione ambientale. Arrivato a destinazione il GNL viene scaricato nel terminale di importazione, dove viene riscaldato, riportato allo stato gassoso e immesso, dopo aver raggiunto un adeguato livello di pressione, nella rete dei metanodotti. L’impianto in cui il GNL viene riportato allo stato gassoso si chiama rigassificatore. ll processo di estrazione del gas naturale dai giacimenti, la sua liquefazione per il trasporto su navi, la rigassificazione costituiscono la cosiddetta catena del GNL.
Argomenti speciali
-
18 gennaio 2016
Dieci anni di domanda di petrolio
Eni ha recentemente pubblicato la quattordicesima edizione del World Oil and Gas Review 2015...
-
13 maggio 2018
Piccoli passi, grandi impronte
Quanto suolo consumiamo con il nostro stile di vita?...
-
22 maggio 2016
Verde: il colore della nuova chimica
La chimica accompagna l’uomo da quel giorno lontano nel tempo...
18 maggio 2011
La fotosintesi artificiale
La storia della scienza e della tecnologia è ricca di scoperte...
-
18 gennaio 2016
Dieci anni di domanda di petrolio
Eni ha recentemente pubblicato la quattordicesima edizione del World Oil and Gas Review 2015...
-
13 maggio 2018
Piccoli passi, grandi impronte
Quanto suolo consumiamo con il nostro stile di vita?...
-
18 gennaio 2016
Dieci anni di domanda di petrolio
Eni ha recentemente pubblicato la quattordicesima edizione del World Oil and Gas Review 2015...
Dalla Mediateca
Curiosità
-
Qualche curiosità sugli idrati di metano
Non solo energia La fusione delle celle di ghiaccio, oltre a liberare metano gassoso, produce anche un'altra importante sostanza: acqua…
Le operazioni di cracking
Al termine della distillazione frazionata, lunghe molecole di idrocarburi possono...
-
Da dove viene l’energia
L’approvvigionamento interno italiano deriva unicamente dai limitati giacimenti...
Torba e torbiere
La torbiera è un ecosistema costituito da paludi nelle quali la materia organica...
-
Paese che vai, energia che trovi
Ogni giorno la Terra riceve una quantità di energia solare sufficiente a coprire...
-
14 giugno 2011
Qualche curiosità sugli idrati di metano
Non solo energia La fusione delle celle di ghiaccio, oltre a liberare metano gassoso, produce anche un'altra importante sostanza: acqua…
-
Le operazioni di cracking
Al termine della distillazione frazionata, lunghe molecole di idrocarburi possono...
Da dove viene l’energia
L’approvvigionamento interno italiano deriva unicamente dai limitati giacimenti...
-
Torba e torbiere
La torbiera è un ecosistema costituito da paludi nelle quali la materia organica...
-
14 giugno 2011
Qualche curiosità sugli idrati di metano
Non solo energia La fusione delle celle di ghiaccio, oltre a liberare metano gassoso, produce anche un'altra importante sostanza: acqua…
-
Le operazioni di cracking
Al termine della distillazione frazionata, lunghe molecole di idrocarburi possono...